Fantasia: anni di trascuratezza hanno condotto alla necessità di transazioni a tutela dell’azienda e per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori
“Arrivato in Atac, tra le varie anomalie che ho trovato, c’era anche questa: a far data dal 2000 – e in più occasioni – sono stati calpestati i diritti dei lavoratori, siano questi operai, autisti, macchinisti, impiegati, quadri, dirigenti o addetti a qualsiasi livello. È mia ferma intenzione dare una svolta al comportamento dell’azienda, per sua tutela ma anche per il riconoscimento del diritto dei lavoratori”.
Il non riconoscimento di questi diritti ha infatti comportato la necessità di accantonare nei bilanci fino al 2015 importi pari a circa 24 milioni di euro.
Per riconoscere i diritti dei lavoratori, Atac sta procedendo in via transattiva, con atti individuali e nelle sedi opportune onde evitare futuri contenziosi sui quali, in un passato anche recente, Atac è risultata soccombente.
L’operazione consente di liberare oltre 9 milioni di euro a vantaggio di Atac e migliorare il bilancio 2016 dell’azienda, riconoscendo ai lavoratori circa 15 milioni di euro secondo i dettagli che seguono.
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