Federmanager e Manageritalia hanno inviato alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato una nota congiunta contenente le proprie osservazioni in merito ai primi due decreti attuativi del Jobs Act, esprimendo apprezzamento sulla linea generale dei provvedimenti adottati, con l’obiettivo di rilanciare l’occupazione attraverso forme stabili di contratti di lavoro.
Nel merito del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, poco comprensibile appare la scelta di escludere i dirigenti dall’ambito applicativo di tale fattispecie, dando luogo ad evidenti profili discriminatori rispetto alle altre categorie di lavoratori e potenziali fonti di contenzioso, anche in termini di coerenza rispetto alla normativa comunitaria intervenuta, di recente, in materia di licenziamenti collettivi.
In particolare, un’evidente incongruenza è data dall’esclusione dei dirigenti dal campo di applicazione della nuova procedura di conciliazione facoltativa, introdotta con l’obiettivo di ridurre il contenzioso, considerato che nella pratica comune, spesso, il datore di lavoro fa seguire al licenziamento una proposta transattiva per i dirigenti, proprio per evitare successive impugnazioni.
Per quanto concerne il decreto attuativo in materia di ammortizzatori sociali si è sostenuta la necessità di un investimento maggiore sulle politiche attive e di una maggiore integrazione tra il sistema pubblico e la bilateralità, sulla base delle consolidate e positive esperienze dei fondi interprofessionali delle Parti.