“Il presidente dell’Inps dovrebbe limitarsi ai compiti istituzionali che gli competono soprattutto perché, se parliamo di sostenibilità del sistema negli anni venturi, non possiamo permetterci di contrapporre i figli ai padri o di incutere terrore su una pensione che non arriverà mai o sarà insufficiente”. Cosi’ Stefano Cuzzilla, presidente Federmanager, si rivolge a Tito Boeri nel corso della conferenza stampa organizzata dalla stessa associazione per presentare le proposte del mondo manageriale sulla riforma della previdenza.
“Ormai è chiaro che l’Inps non ha i dati per ricalcolare gli assegni in essere con il metodo contributivo – ha detto ancora Cuzzilla – aggiungiamo, tra l’altro, che l’esito di questo improbabile ricalcolo non sarebbe affatto scontato. Sulle pensioni bisogna fare chiarezza, ci rivolgiamo alla politica perché colga questa preoccupazione”.
Si è tenuta ieri, presso la sede di Federmanger, una conferenza stampa dal titolo “Facciamo chiarezza sulle pensioni!”, organizzata dalla stessa Federmanager per discutere delle proposte sulla riforma del sistema pensionistico provenienti dal mondo manageriale.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza on. Giacomo Portas (PD) cha ha ricordato la necessità da parte dell’INPS di fornire al Governo e al Parlamento i dati necessari perché la politica possa poi prendere le opportune decisioni. “La politica sa bene – ha dichiarato Portas – che in tema di previdenza la certezza delle regole è determinante. Il buon funzionamento dell’INPS – ha proseguito Portas – dovrebbe essere una delle priorità di Boeri, spendere oltre 360 milioni di euro in attività informatiche e banca dati non è opportuno, l’unificazione delle banche dati permetterebbe notevoli risparmi”. “Le pensioni non sono d’oro – ha ribadito ancora Portas – se frutto di contributi versati per una vita e non dimentichiamo che i pensionati sono oggi il vero welfare del paese”.
E’ intervenuto anche l’On. Antonio Boccuzzi che ha sostenuto l’urgenza di deburocratizzare il sistema delle pensioni e l’opportunità di intervenire, al di fuori della Legge di stabilità, e solo dopo valutazioni approfondite, non con misure tampone. “Per fare chiarezza sui numeri ha dichiarato Mario Cardoni, direttore Generale Federmanager – uno dei primi passi è separare l’assistenza dalla previdenza, il disequilibrio dei conti è dovuto alla dimensione assistenziale. Boeri dovrebbe piuttosto preoccuparsi di ridurre l’enorme evasione contributiva che toglie risorse all’equilibrio del sistema previdenziale”.
“La ricchezza la fanno le imprese – ha sostenuto Giorgio Ambrogioni, presidente CIDA – per consentire ai giovani di essere assorbiti dal mercato del lavoro il paese deve tornare a produrre”.
“Tema delicato e controverso quello delle pensioni – ha dichiarato invece Giacomo Gargano, presidente di Federmanager Roma – la nostra Associazione ha costituito ‘Staffetta Generazionale’ un gruppo di Lavoro all’interno del quale un team di manager esperti lavora costantemente sul tema per elaborare proposte e riflessioni da sottoporre alle istituzioni”. Finanziare un reddito minimo agli over 55 – ha detto ancora il presidente Federmanager – con il taglio delle cosiddette “pensioni d’oro” è l’ennesimo errore del Presidente Inps, mettiamo invece in piedi delle “politiche attive” serie e, se veramente vogliamo dare certezze ai giovani, dobbiamo far si che il paese possa tornare a crescere”.
“Il tema vero infatti, è trovare soluzioni e risposte al problema lavoro, – ha concluso Stefano Cuzzilla – smettiamola con le politiche di assistenza e diamo un quadro stabile di regole che consenta ai giovani di aderire con fiducia al secondo pilastro del sistema previdenziale, quello complementare”.