Roma, 29 luglio 2015 – «Il cosiddetto “secondo pilastro” della Sanità deve essere agevolato con politiche e normative che riordinino i benefici fiscali già esistenti e incentivino il più possibile imprese e lavoratori ad aderire ai Fondi sanitari integrativi». Questa la proposta del Presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, a commento dei recenti provvedimenti in discussione in Parlamento circa i nuovi “tagli” alla Sanità contenuti nel decreto legge 78/2015 sugli enti locali.
«Sono pienamente d’accordo con quanto affermato oggi dal Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, in merito alla necessità di considerare il “secondo pilastro” privato e integrativo il modello a cui guardare nel lungo termine», ha aggiunto Cuzzilla in riferimento all’intervento del Presidente Squinzi sulle pagine del quotidiano Il Messaggero.
«Oggi giustamente riconosciamo che il Servizio Sanitario Nazionale italiano è tra i migliori al mondo ma, per ragionare in termini di sostenibilità di lungo periodo, bisogna intervenire sull’intero sistema, considerando anche la fetta privata della spesa sanitaria, che è consistente e che è intermediata da Fondi e Casse in una misura che supera di poco il 13%. È una percentuale irrisoria – ha chiarito Cuzzilla – per nulla in linea con quanto invece accade in altri Paesi, compresi quelli a tradizione universalistica».
«Serve una valorizzazione dei Fondi sanitari di natura contrattuale o aziendale perché essi, se raggiungono la sufficiente massa critica, possono svolgere una funzione integrativa di alcune prestazioni sanitarie essenziali, come avviene per la prevenzione sanitaria o per l’odontoiatria»¸ ha dichiarato il Presidente, ricordando che Federmanager promuove esperienze di successo, anche bilaterali, che tutelano la salute di migliaia di lavoratori del settore industriale.
«Da una recente indagine realizzata dall’istituto di ricerche G&G Associated di Roma e commissionata dal FASI, il Fondo sanitario che abbiamo creato insieme a Confindustria nel 1977 per i dirigenti industriali, è emerso con limpidezza che la sanità integrativa è ormai considerata il benefit più apprezzato dai lavoratori ed è, allo stesso tempo, sostenuta dalle imprese che vi attribuiscono un importante effetto positivo in termini di competitività e produttività».
Secondo il Presidente Federmanager, «fa bene Confindustria a ricordare che le scelte di politica sanitaria e fiscale hanno effetti diretti sull’economia nazionale e anche sulle imprese della filiera>>.
<<Mi aspetto che Governo e Parlamento ci coinvolgano direttamente su questo tema. Federmanager è pronta da tempo – ha concluso Cuzzilla – per condividere l’esperienza d’eccellenza del nostro modello integrativo pubblico-privato e per difendere il diritto di ciascun cittadino di scegliere dove curarsi e di accedere a prestazioni di qualità».