Personalità del mondo della politica, dell’imprenditoria, dello sport e delle istituzioni hanno offerto il loro contributo di esperienza e professionalità rispondendo all’invito di Federmanager Roma in occasione della sua Assemblea annuale. Tanti gli spunti di interesse, nella convinzione che soltanto dalla classe manageriale può ripartire l’economia di Roma, del Lazio e dell’intero Paese
“Sfide da vincere. Siamo Pronti. I manager per il futuro di Roma e della Regione Lazio”, questo il titolo dell’assemblea annuale di Federmanager Roma che si è svolta lo scorso 24 giugno presso l’Hotel Quirinale di Roma.
Ad accogliere il numerosissimo pubblico, il presidente di Federmanager Nazionale Stefano Cuzzilla, che, in apertura dei lavori, ha chiesto ai partecipanti di osservare un minuto di silenzio nel ricordo di Domenico Gargano, padre di Giacomo Gargano presidente di Federmanager Roma e Unione Dirigenti Industria Lazio. Cuzzilla lo ha ricordato come una persona splendida dal punto di vista umano, ma anche un manager capace e preparato. Vero gigante per la città di Cassino, della quale è stato a lungo sindaco ed assessore, a lui si deve lo stabilimento Riv-Skf, la Fiat e buona parte degli altri insediamenti produttivi, l’università, lo sviluppo della rete viaria del comprensorio, gli impianti sportivi di via Appia. Dal 1970 al 1975 ha anche ricoperto la carica di presidente dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone.
Nella sua esposizione introduttiva, il presidente Cuzzilla ha evidenziato che: “La capitale e la regione Lazio devono rappresentare il motore per il rilancio del Paese. In questa regione vantiamo settori importanti, dal farmaceutico all’edilizia, passando per la meccanica, la logistica e i servizi. Sono realtà che vanno sostenute”. Per far ripartire l’economia in Italia indispensabile è il ruolo dei manager insieme ad una maggiore intraprendenza della politica, tutelando gli interessi delle categorie più deboli come giovani, donne e pensionati.
Federmanager non ha mai né negato né sottovalutato l’enorme responsabilità che la classe manageriale è chiamata ad avere, per questo, ha sottolineato Cuzzilla, “abbiamo deciso di lanciare Governance 2020. Questa si sostanzia in una call ai manager iscritti alla Federazione che hanno maturato esperienze adatte a far parte degli organi amministrativi e di controllo di società quotate e delle più rilevanti società non quotate, sia pubbliche che private. Non è mancato un plauso all’ottimo lavoro di Federmanager Roma e del suo presidente Gargano: “Un lavoro difficile in una città complicata”.
La relazione del Presidente Giacomo Gargano
Giacomo Gargano, Presidente di Federmanager Roma, ha preso la parola andando ad indicare gli obiettivi che l’associazione deve perseguire. Questi “sono tanti e ambiziosi , ma allo stesso tempo irrinunciabili, soprattutto per un territorio come il nostro che non soltanto deve ripartire, ma deve recuperare il terreno perso. Roma paga lo scotto di essere terreno di battaglia tra i poteri forti, nazionali e internazionali, portando sulle spalle una zavorra che frena la crescita e può vanificare ogni sforzo di ripresa. Per fortuna – ha aggiunto – l’economia laziale ha un’eredità di primati e valori che l’attuale rallentamento scalfisce ma non abbatte e ancora una volta il management industriale mette le proprie competenze al servizio della collettività.
I rischi di un’involuzione economica sono dietro l’angolo, occorre uno sforzo superiore da parte di tutti gli attori coinvolti. Noi siamo pronti.” L’impegno di Federmanager Roma è totale: “Stiamo lavorando per presentarci preparati, solidi e compatti di fronte alle sfide che ci impone il nostro tempo. Solo così possiamo guardare al futuro con fiducia, vivere il presente con consapevolezza e mettere il contributo del management industriale a disposizione di un sistema paese che possa ripartire col piede giusto in Europa e nel mondo. Ma questa responsabilità che sentiamo forte, come manager e come cittadini, è una responsabilità da condividere con tutti gli attori coinvolti. A manager e imprenditori il dovere di portare visione, expertise e competenze, alle istituzioni quello di tornare ad investire su grandi opere, infrastrutture e trasporti che creino reti di connettività capaci di ristabilire gli equilibri tra nord e sud e di azzerare le distanze che rallentano il paese”.
Gli interventi
Tanti e qualificati gli interventi nel corso dell’assemblea, moderati in modo brillante da Manuela Moreno, vice caporedattrice del Tg2 Rai. Politica, sicurezza, imprenditoria, università e sport: ognuno ha declinato il termine “sfida” in base alla propria esperienza e alle proprie professionalità.
Pronti per il 5G
Gennaro Vecchione, Direttore Generale Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza della Repubblica ha voluto sottolineare come il prossimo avvento della tecnologia 5G richiederà massima cautela e massimo impegno da parte di chi è chiamato a controllare. Partendo dalla considerazione che la tutela degli interessi economico finanziari è oggi una priorità assoluta, l’Italia è un Paese che può contare su aziende di valore, su marchi e brevetti che fanno gola e che per questo sono sotto la minaccia di scalate ostili. Il DIS in questo senso è in perfetta sintonia con il lavoro del governo per predisporre un sistema che garantisca massima attenzione. In conclusione Vecchione ha richiamato manager e dirigenti d’azienda: “Le nostre aziende e i nostri manager devono sapere di poter contare sull‘intelligence del nostro Paese”.
La politica e un confronto nell’interesse della collettività
William De Vecchis, Vice presidente Commissione Lavoro pubblico e privato Senato della Repubblica e Annamaria Parente, Vice presidente Commissione Lavoro pubblico e privato Senato della Repubblica, hanno rappresentato alla platea la posizione della politica e le sfide che a questa si impongono per agevolare il lavoro degli imprenditori e dei manager. Seppure su posizioni politiche antitetiche, della Lega De Vecchis e del PD Parente, hanno esposto le proprie ragioni in un clima di confronto e collaborazione che, come sottolineato da entrambi, è indispensabile per raggiungere risultati.
De Vecchis ha ricordato gli ultimi provvedimenti del governo, Decreto Concretezza e lo “sblocca cantieri”, che dovranno migliorare la macchina organizzativa della Pubblica amministrazione e di conseguenza dare aiuto alle imprese. Annamaria Parente ha richiamato l’attenzione del pubblico a temi fondamentali come la formazione, il digitale, la tutela dell’ambiente e, non da ultimo, il tema dell’inclusione: “ Voi manager avete il grande ruolo di capire come cambia il lavoro e di come le tecnologie possono aiutare il grande tema dell’inclusione. In un mondo globalizzato noi potremmo avere più esclusi”.
Una polizia vanto nel mondo
Parlando di sicurezza l’assemblea di Federmanager Roma ha potuto approfittare della competenze e dell’autorevolezza di Nicolò Marcello D’Angelo, Prefetto già Vice capo della Polizia, un “vecchio dinosauro della Polizia di Stato – come simpaticamente si è definito – con ben 47 anni di esperienza”. Una carriera che ha attraversato momenti terribili della storia della nostra Repubblica, tra tutti la guerra al terrorismo. D’Angelo ha tenuto a sottolineare la qualità del sistema di pubblica sicurezza italiano, internazionalmente riconosciuta. In questo senso emblematica la vicenda legata al Giubileo straordinario del 2015, nel periodo in cui l’ISIS terrorizzava l’Europa dopo l’attentato a Charlie Hebdo. D’Angelo, allora questore, ricorda come si superò brillantemente quello che venne definito il “Giubileo dell’Isis” trovando “le giuste misure tecnologiche ma soprattutto le fondamentali risorse umane per fronteggiare possibili attacchi, in una città impreparata e con una toponomastica estremamente complicata”.
La formazione tassello fondamentale
Giovanni lo Storto, Direttore Generale Luiss Guido Carli, ha ricordato l’impegno della sua università nella formazione dei giovani manager con l’acceleratore di impresa Luiss EnLabs e la neonata scuola per la formazione di super esperti digitali Luiss42. Le competenze verticali sono e saranno fondamentali per creare nuovi manager che sappiano muoversi in un mondo del lavoro sempre più tecnologico. Il numero dei laureati in Italia, confrontato con quelli del resto dell’Europa, ci dice che c’è ancora molto da fare.
La capacità di un manager a servizio dell’Europa
Manager di spessore ed iscritto a Federmanager Roma, Raffaele Zurlo è CEO di Brenner Basistunnel, cioè la Galleria di Base del Brennero, che lo attraversa per 64 chilometri da Fortezza fino a Tulfes in Austria, e che fa parte del progetto europeo Ten T che darà vita al corridoio scandinavo-mediterraneo. L’opera infrastrutturale che mira ad ottimizzare gli scambi commerciali, garantendo enormi benefici da un punto di vista ambientale, riuscendo a ridurre il traffico su gomma, è un esempio di buona gestione, di rispetto dei tempi e del budget utilizzando leggi italiane. Ottime leggi, che non sono certo la causa dei ritardi infrastrutturali, da attribuire piuttosto a chi le applica. L’opera è finanziata per il 50% dall’Unione Europea e per il 25% rispettivamente da Italia e Austria.
Raffaele Zurlo è CEO di Brenner Basistunnel
L’imprenditore come un buon padre
Claudio Lotito, presidente della S.S. Lazio, ha sottolineato i successi di bilancio e sportivi della squadra romana, dicendosi pronto a nuove sfide. Autodefinitosi irriducibile “combattente”, ha chiarito come il vero imprenditore è colui che ha una visione strategica che lo porta ad investire del denaro, guardando oltre e producendo nel tempo effetti positivi ed utili. Un’azienda è come una grande famiglia, dove il padre deve adottare il buon senso e dove tutti devono essere motivati e concorrere ad una gestione che tuteli non gli aspetti corporativi ma l’interesse di tutti coloro che concorrono a fare l’impresa.
Managerialità ad alta quota
La kermesse è stata impreziosita dalle testimonianze di Mario Trimeri, manager con la grande passione per i viaggi e per la montagna. L’impegno e la professionalità che mette nelle sue imprese ad alta quota, gli hanno consentito di scalare le Seven Summits, cioè le 7 vette più alte nei 7 continenti del mondo. Il 18 maggio 2007 alle 10 e 24, dopo un primo tentativo fallito nel 2003, è arrivato a coronare il suo sogno di raggiungere la vetta dell’Everest, secondo in Italia dopo Messner. Trimeri è anche un valido imprenditore che, 25 anni fa, ha deciso di rilevare un’azienda in forte perdita che, con impegno costanza e tanto lavoro, in un solo anno è tornata a guadagnare.
Ma le sfide della montagna cosa insegnano ad un uomo di impresa? Trimeri ha risposto senza esitare: “La mia esperienza di scalatore mi ha offerto importanti insegnamenti nella vita di tutti i giorni. Soprattutto che ognuno di noi ha potenzialità che nemmeno immagina, per questo è importante darsi da fare, tirare fuori le nostre capacità, provarci e riuscire ad ottenere ciò che sembrava soltanto un sogno”.
La posizione di Unindustria
Filippo Tortoriello è presidente di Unindustria, l’Unione degli Industriali e delle Imprese del Lazio. Da un angolo visuale assolutamente privilegiato e che monitora quotidianamente la vita del mondo del lavoro, ha voluto offrire un apporto concreto e sottolineare cosa è indispensabile fare per rendere più forti e competitive le imprese ed ampliare il loro mercato di riferimento.
Tre gli imperativi: superare la carenza infrastrutturale italiana, restare fermamente in Europa, stimolare la politica ad affrontare in modo serio e concreto i problemi ed i ritardi. Ma nonostante tutto questo, ha precisato Tortoriello, “l’Italia è in Europa il secondo Paese manifatturiero e tra i primi esportatori. Un risultato frutto soltanto della capacità dei manager all’interno delle aziende”.
Industria 4.0: un obiettivo all’orizzonte
A chiudere gli interventi è stato Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale Comitato Tecnico Scientifico, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti. Il Paese, secondo Pedrizzi, deve oggi affrontare una difficilissima sfida: quella dell’Industria 4.0, la quarta rivoluzione industriale che andrà ad incidere sulla vita di ciascuno di noi e delle nostre famiglie. Tutto ciò in un Paese che vive una contingenza politica ed economica particolarmente difficile: crisi demografica, il divario tra Nord e Sud, le differenze salariali. Tutto questo “pone il problema della formazione dei dirigenti e dei manager. Noi dobbiamo imprimere una forte accelerazione che sia agganciata all’accelerazione del mutamento storico, economico e sociale che stiamo vivendo”.
La Parte Privata
A conclusione della parte pubblica dell’Assemblea annuale di Federmanager Roma, si è aperta la sezione dedicata alla illustrazione ed approvazione del bilancio 2018 e del budget per il 2019. Questa si è aperta con un momemnto di particolare emozione con la con la consegna degli attestati di Socio onorario a 10 colleghi che hanno raggiunto il cinquantesimo anno di iscrizione a Federmanager Roma. A d aprire i lavori l’intervento del Presidente Giacomo Gargano.
Un anno di crescita
Il 2018 per Federmanager Roma, ha ricordato il Presidente Gargano, “è stato l’anno che ha consolidato iniziative già intraprese e ha visto nascere nuove idee portando, in un contesto economico ancora incerto, all’ampliamento dei servizi, delle attività e delle iniziative che potessero offrire sempre nuove opportunità a tutti i colleghi”. Un anno di crescita che ha comportato “un incremento di 231 iscritti passando da 9.168 del 2017 a 9.399 del 2018. Un trend positivo che continua a premiare l’impegno dal 2015″. Doveroso da parte sua il ringraziamento ai colleghi che gli hanno accordato nuova fiducia in ambito elettorale affidandogli un ulteriore incarico come membro di Giunta Federale. “Impegno che – sottolinea Gargano – “onorerò con dedizione in ogni progetto e iniziativa che la Federazione riterrà opportuno porre in essere”.
I manager non chinano la testa
Gherardo Zei, Vicepresidente di Federmanager Roma, ha invitato i partecipanti a riflettere su come la categoria dei dirigenti stia subendo pressioni ed attacchi sia nella sua componente giovanile in servizio sia nella categoria dei pensionati, spesso all’indice per presunti privilegi immeritati. Occorre reagire con fermezza e far sentire la propria voce contro provvedimenti “che ci vorrebbero sottoposti persino a giudizi penali in base ad un non meglio precisato obbligo di vigilanza” la cui costituzionalità e legalità è tutta sa valutare. “Da più parti – ha aggiunto Zei – i manager vengono indicati come tassello fondamentale per il rilancio produttivo del Paese, ma sempre più spesso è evidente un’incoerenza tra annunci e provvedimenti concreti”.
Bilancio di Esercizio 2018 e Budget 2019
Maria Cristina Scalese, Tesoriere di Federmanager Roma, ha aperto il suo intervento ringraziando l’intera struttura Federmanager Roma per il grande impegno profuso nel corso del 2018: “spendere i soldi degli associati nel migliore modo possibile e cercare di risparmiare è stato l’obiettivo di tutti”. Nel 2018, così come avvenuto nel 2017, “si è mantenuto costante il contenimento della spesa per quanto riguarda soprattutto la parte di gestione amministrativa. Tutte le spese correnti dovute alla gestione dell’amministrazione nonché ai contratti relativi alla spese legali, del personale, parte tecnica, eventi e commissioni per i lavori fatti, hanno rispettato il contenimento della spesa. Nel 2017 abbiamo avuto un avanzo di gestione di 118mila euro circa ed anche quest’anno portiamo un avanzo di gestione di quasi 128mila euro“. A seguire sono stati illustrati ai soci lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico rimessi all’approvazione dell’Assemblea.
Il Collegio dei Revisori dei conti
A chiudere la Parte Privata e l’edizione 2019 dell’Assemblea annuale di Federmanager Roma, è intervenuta il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Maria Grazia Bertoni. Ha sottolineato come “il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell’associazione al 31 dicembre 2018 e del risultato gestionale realizzato a tale data”. In considerazione delle risultanze dell’attività e dei fatti e delle informazioni dei quali è venuto a conoscenza “il Collegio propone all’Assemblea di approvare il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 così come predisposto dalla Giunta e dal Consiglio Direttivo, che chiude con un avanzo di gestione pari a euro 127.769“.
Un ringraziamento speciale agli sponsor che hanno contribuito al successo dell’evento