Richiesti un requisito oggettivo (12 mesi di contributi entro il 19° anno di età) e almeno una tra cinque condizioni soggettive (disoccupazione, invalidità, assistenza familiari disabili, professione gravosa, lavoro usurante). Domanda telematica entro il 15 luglio: risposta Inps entro il 15 ottobre. Sono accettate e messe in coda, solo se ci sono i soldi, anche quelle entro il 30 novembre. Quali documenti servono per perfezionare la domanda.
Precoci: possono avere dal mese di maggio 2017 la pensione anticipata con 41 anni di contributi, lucrando un maggiore anticipo rispetto a quello riconosciuto ai lavoratori non precoci, i quali ottengono questo tipo di pensione con 42 anni + 10 mesi gli uomini e 41 anni + 10 mesi le donne. L’anticipo sull’anticipo è perciò di 1 anno + 10 mesi per il genere maschile e di 10 mesi per quello femminile.
La domanda per il beneficio va presentata entro il 15 luglio di quest’anno ricordando che i 41 anni valgono fino al 2018; dal 2019 anche loro entreranno nel vortice degli aumenti legati alla speranza di vita.
I requisiti. Il beneficio è riconosciuto alle persone che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni e hanno versato in quel lasso di tempo almeno 12 mesi di contributi. Ma questa piattaforma di base – che riguarda i lavoratori dipendenti iscritti a Inps o alle forme sostitutive ed esclusive – non basta: occorre quanto meno un altro requisito, da scegliere tra cinque opzioni indicate dalla legge 297/2016 (legge di bilancio 2017) e dal decreto Gentiloni di attuazione (87/2017). In sostanza sono richiesti:
a) un requisito oggettivo;
b) cinque requisiti soggettivi (di questi ultimi ovviamente ne basta uno solo). Entriamo nel vivo della normativa e navighiamo dentro i requisiti per capire bene quello che vuole la legge, iniziando dalla piattaforma dei 12 mesi di contributi, cioè dal requisito oggettivo.
Lavoro effettivo. La norma parla di contributi versati per “ periodi di lavoro effettivi”, cioè della contribuzione obbligatoria dovuta per i periodi di prestazione effettiva di lavoro espressa in mesi, settimane o giorni. Vanno bene anche:
a) i periodi di lavoro all’estero riscattati in Italia
b) i periodi riscattati per omissioni contributive
c) quelli per i quali è stata versata la contribuzione in altri fondi pensionistici obbligatori diversi da quello in cui viene liquidata la pensione anticipata
d) i periodi per i quali è stato chiesto e ottenuto il cumulo.
Condizioni soggettive. Ecco quali sono le condizioni in cui deve trovarsi il precoce per poter ottenere la pensione anticipata.
1) Stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura sindacale e hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi.
2) Persone che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge, la persona in unione civile o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap in situazione di gravità.
3) Persone che hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni Asl per il riconoscimento dell’invalidità civile, di grado almeno pari al 74%.
4) Lavoratori dipendenti che svolgono una professione tra quelle difficoltose e rischiose indicate dal decreto Gentiloni (vedi dopo) alla legge di bilancio 2017), svolta da almeno sei anni in via continuativa.
5) Lavoratori che svolgono un’attività che rientra tra i lavori cosiddetti usuranti.
Lavori gravosi. Vediamo più da vicino le particolari attività difficoltose. Esse sono riferite ai seguenti lavoratori dipendenti:
a) operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
b) conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
c) conciatori di pelli e di pellicce; d) conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
e) conduttori di mezzi pesanti e camion;
f) personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
g) addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
h) insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
i) facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
l) personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
m) operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
Lavori usuranti. I lavori usuranti sono quelli soliti:
a) attività particolarmente usuranti (lavori in altiforni o pozzetti, ecc.),
b) alla catena di montaggio;
c) di notte;
d) di servizio pubblico di trasporto con almeno 9 posti.
Queste attività devono essere svolte per almeno 7 anni negli ultimi 10, oppure per la metà dell’intera vita lavorativa.
Budget. A ben vedere c’è anche un’altra condizione, che agisce in via indiretta: le domande di pensione sono accolte solo entro il limite di spesa di 360 milioni di euro per l’anno 2017. Negli anni successivi il budget sale a 550 milioni, 570 e 590 milioni di euro. Ciò significa che un richiedente potrebbe restare a bocca asciutta, pur avendo tutti i requisiti a posto, in quanto l’Inps ha già consumato, anche in via prospettica, i soldi a disposizione. In questo caso la domanda viene ugualmente presa in carico, ma la decorrenza della pensione viene differita nel tempo, allorché la cassaforte Inps avrà di nuovo la possibilità di spendere.
La documentazione. Ovviamente la domanda non basta: ad essa vanno allegati vari documenti in relazione al singolo caso concreto, che dimostrino appunto l’esistenza dei requisiti e quindi il diritto alla pensione da precoce. L’interessato deve rendere in primo luogo dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà in relazione al suo status e quindi la documentazione pertinente.
A) Disoccupato. A seconda dei casi: lettera di licenziamento, di dimissioni per giusta causa, verbale di accordo sindacale se c’è risoluzione consensuale.
B) Invalido. Verbale della commissione sanitaria.
C) Assistente di familiare handicappato. Autodichiarazione circa l’assistenza e la convivenza e in più il verbale della commissione sanitaria che attesta l’handicap grave del familiare.
D) Attività gravose. Attestazione del datore di lavoro redatta su un apposito modello Inps reperibile on line sul sito www.inps.it che dichiari i periodi di lavoro alle sue dipendenze, il contratto collettivo applicato, le mansioni svolte e il livello di inquadramento attribuito. Vanno allegati anche il contratto di lavoro o una busta paga.
E) Attività usuranti. Dichiarazioni di avere svolto una o più attività tra le seguenti: mansioni particolarmente usuranti, lavoro notturno , lavoro alla linea catena, conducente di veicoli di capienza non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Entro il 15 ottobre. Che fine fa la domanda presentata entro il 15 luglio? Questa legittima domanda avrà risposta dall’Inps entro il 15 ottobre 2017 (30 giugno nel 2018). E le risposte potranno essere di tre tipi.
1) Riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio, con indicazione della prima decorrenza utile, se a tale ultima data sono state raggiunte le condizioni di legge e esiste la relativa copertura finanziaria.
2) Riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio, con differimento della decorrenza del trattamento pensionistico in ragione dell’insufficiente copertura finanziaria.
3) Rigetto della domanda dietro accertamento della mancanza dei requisiti e delle condizioni. In questo ultimo caso l’interessato può presentare domanda di “riesame” entro 30 giorni dal momento in cui ha ricevuto il provvedimento.
Entro il 30 novembre. Le domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio 2017 presentate dopo il 15 luglio 2017 (e dopo il 1° marzo di ciascun anno successivo), se arrivano all’Inps entro il 30 novembre di ciascun anno sono ammesse al beneficio, ma in coda, cioè solo dopo le domande presentate nei termini.
Se l’onere finanziario, accertato anche in via prospettica, risulta superiore allo stanziamento previsto, l’Inps provvede a individuare i soggetti esclusi dal beneficio nell’anno di riferimento e al conseguente posticipo della decorrenza del trattamento pensionistico. Se invece ci sono i soldi le domande in ritardo vengono accettate nello stesso anno, e di ciò Inps darà comunicazione entro il 31 dicembre di ogni anno e – molto importante – per le sole domande presentate entro il 30 novembre 2017 scatta una deroga: la pensione viene riconosciuta dal momento in cui sono state raggiunte dagli interessati le condizioni di legge, e in ogni caso non prima di maggio 2017.