Venerdì 17 gennaio ore 17.15
MOSTRA “BACON, FREUD: LA SCUOLA DI LONDRA” AL CHIOSTRO DEL BRAMANTE
Appuntamento in Via Arco della Pace 5. Quota visita guidata € 10 a persona. Ingresso e diritti di prenotazione € 11,50 a persona. Numero massimo 20 persone
Due giganti della pittura contemporanea per la prima volta insieme in una mostra in Italia. Sarà l’occasione per scoprire uno dei capitoli più affascinanti dell’arte contemporanea: la Scuola di Londra, una città straordinaria in un momento rivoluzionario, gli anni della guerra e del dopoguerra. Ne emergono un ritratto dell’arte britannica e lo spirito di una città raccontata attraverso la fragilità e la vitalità della condizione umana. I capolavori, immersi in una suggestiva penombra, fissano sulla tela non solo gli sguardi, ma anche le anime, andando al di là di ogni idea canonica di bellezza per dare spazio ai drammi e alle lacerazioni di un’intera generazione.
Domenica 19 gennaio ore 15.45
“L’ANTICO BISOGNA MANDARSELO IN SANGUE”: CANOVA E L’ETERNA BELLEZZA IN MOSTRA A PALAZZO BRASCHI
Appuntamento in Piazza san Pantaleo 10, davanti al Museo. Quota di partecipazione € 25 a persona (compresi ingresso mostra, noleggio auricolari e visita guidata). Numero massimo 25 persone
Un’occasione unica per ricostruire il legame di Canova con la città di Roma che, fra Settecento e Ottocento, fu la fucina del suo genio e un’inesauribile fonte di ispirazione. Incorniciati all’interno di un allestimento dall’eccezionale effetto scenografico, oltre 170 opere di Canova e artisti a lui coevi animano le sale di Palazzo Braschi: in uno spettacolare gioco di luci e ombre, tra eleganti movenze e apparizioni di mitiche divinità, l’esposizione capitolina racconterà l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò giungendo nell’Urbe nel 1779. Attraverso ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo sarà rievocata la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine Settecento, accoglieva i suoi ospiti nell’atelier di via delle Colonnette.
Domenica 26 gennaio ore 15.45
UN’ANTICA DIMORA, UNA GRANDE MOSTRA: IMPRESSIONISTI SEGRETI A PALAZZO BONAPARTE
Appuntamento in Piazza Venezia 5. Quota di partecipazione € 25 a persona (compresi ingresso mostra, noleggio auricolari e visita guidata). Numero massimo 30 persone
In considerazione del fatto che i biglietti per il gruppo dovranno essere acquistati in anticipo, si pregano i soci di considerare rigorosamente impegnativa e vincolante la propria prenotazione.
Con i suoi 3 secoli di storia e il suo splendido affaccio su Piazza Venezia, Palazzo Bonaparte è una testimonianza centrale della storia della città. Dopo l’avvicendamento di varie famiglie romane, nel 1818 fu acquistato da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone. La donna amava a tal punto questo prezioso gioiello barocco che decise di viverci fino al sopraggiungere della morte, nel 1836. Fu proprio lei a volere il famoso balconcino verde, dal quale amava osservare la vita cittadina. La visita si snoda tra le stanze del piano nobile in un susseguirsi di marmi intarsiati, bassorilievi, festoni e cornucopie, ma comprende anche, nella stanza da letto di Madame Mère, il Trionfo di Giove e uno dei caminetti in marmo disegnati da Canova. Dal 1972 il palazzo è parte del patrimonio immobiliare di Assicurazioni Generali e ora, dopo il restauro iniziato nel 2017, è pronto ad accogliere la raffinata mostra che aprirà la nuova stagione espositiva di Palazzo Bonaparte con opere raramente esposte dei maggiori esponenti del movimento: Monet, Renoir, Gauguin, Pissarro, Cézanne, Sisley…
Sabato 1°febbraio ore 15.45
MOSTRA “BACON, FREUD: LA SCUOLA DI LONDRA” AL CHIOSTRO DEL BRAMANTE
Appuntamento in Via Arco della Pace 5. Quota visita guidata € 10 a persona. Ingresso e diritti di prenotazione € 11,50 a persona. Numero massimo 20 persone
Due giganti della pittura contemporanea per la prima volta insieme in una mostra in Italia. Sarà l’occasione per scoprire uno dei capitoli più affascinanti dell’arte contemporanea: la Scuola di Londra, una città straordinaria in un momento rivoluzionario, gli anni della guerra e del dopoguerra. Ne emergono un ritratto dell’arte britannica e lo spirito di una città raccontata attraverso la fragilità e la vitalità della condizione umana. I capolavori, immersi in una suggestiva penombra, fissano sulla tela non solo gli sguardi, ma anche le anime, andando al di là di ogni idea canonica di bellezza per dare spazio ai drammi e alle lacerazioni di un’intera generazione.