Per partecipare alle visite, inviare una e-mail a stilema@msn.com e in copia eventiculturali@federmanager.roma.it indicando la visita scelta e il numero partecipanti.
Si ricorda che è necessario iscriversi
all’ Associazione Culturale “Stilema. L’Arte da Vivere”
previa compilazione del
Modulo di Ammissione Socio 2022 da inviare a: stilema@msn.com
PROGRAMMA VISITE CULTURALI DICEMBRE 2022
Natale al Castello: i Principi Chigi ci accolgono nella loro antica dimora di Castel Fusano
domenica 11 dicembre, ore 09.45
appuntamento: viale Mediterraneo, 52
costo: €45,00 (inclusa apertura straordinaria €30,00 a persona)
partecipanti: massimo 25
con Ivana Corsetti
Folta macchia mediterranea e alti pini secolari si stagliano sullo sfondo del mare e proteggono la pineta di Castel Fusano dai venti marini. Nel cuore di quello che i romani chiamavano l’Agro Laurentino, si erge imponente la dimora edificata nel ‘600 dai Marchesi Sacchetti in mezzo ad una radura ricavata in una zona allora selvaggia ed incontaminata. Protagonista di questa esperienza artistica fu il giovane Pietro da Cortona, che avviò qui il suo strabiliante percorso, fino a giungere ai vertici dell’arte barocca. Nel 1755 la tenuta e il Castello furono acquisiti dai Principi Chigi, attuali proprietari ancora oggi residenti nel castello, che hanno gentilmente reso possibile questa apertura straordinaria.
Nella stessa occasione sarà presentato anche il volume che Ivana Corsetti ha dedicato ai Chigi “Gli ultimi Principi: Mario Chigi Albani della Rovere e la dimora di Castel Fusano”, pubblicato da Editoriale Artemide (2022).
[Di seguito i link per accedere alle puntate radiofoniche per “Radio Tre Suite” della dott.ssa Corsetti e alle sue interviste su Villa Chigi]
Grandi Mostre: “Meraviglia senza tempo. La pittura su pietra a Roma tra Cinquecento e Seicento” alla Galleria Borghese
venerdì 16 dicembre, ore 16.30
piazzale del Museo Borghese, all’ingresso della Galleria
costo: €28,00
con Giordana Buonamassa Stigliani
n. massimo partecipanti: 15
(si avverte che presso la Galleria Borghese è obbligatorio il servizio guardaroba per borse medie, grandi o zaini; si consiglia, pertanto, l’uso di borse di dimensioni molto piccole se si vogliono evitare file alla consegna e al ritiro)
Disperato per la perdita di molti dipinti durante il Sacco di Roma del 1527, il pittore Sebastiano del Piombo comincia a dipingere su supporti diversi dalla tela, più resistenti ai pericoli e al tempo, e dunque capaci di protrarre la vita dell’opera: al pittore veneto e a questo terribile frangente si fa risalire l’invenzione della pittura su pietra, cui la Galleria Borghese dedica, fino al 29 gennaio 2023, la mostra “Meraviglia senza tempo.
Pittura su pietra a Roma nel Seicento”, a cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini.
Con oltre 60 opere provenienti da musei italiani e stranieri e da importanti collezioni private, la stupefacente esposizione, oltre all’ambizione all’eternità delle opere d’arte, racconta del dibattito critico di un’epoca sensibile alla gara tra pittura e scultura, e anche di materiali primordiali, estratti dalle miniere, del loro percorso avventuroso fino alle botteghe degli artisti e fino al loro posto nelle collezioni, che diventano nuovi luoghi di questi dibattiti, in palazzi e ville sempre più ricchi di arredi, calamite per la produzione di beni di lusso.
Grandi Mostre: “Annibale Carracci. Gli affreschi della Cappella Herrera” in Palazzo Barberini
domenica 22 gennaio, ore 10.45
via delle Quattro Fontane 13
€27,00
n. max partecipanti: 14
con Giordana Buonamassa Stigliani
https://www.barberinicorsini.org/evento/annibale-caracci-gli-affreschi-della-cappella-herrera/
La ricercata esposizione, che ha avuto due precedenti tappe (Museo del Prado a Madrid; Museu Nacional d’Art de Catalunya a Barcellona), riunisce straordinariamente il ciclo di affreschi ideato da Annibale Carracci (1560-1609) per la decorazione della cappella di famiglia del banchiere spagnolo Juan Enriquez de Herrera, nella Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli a piazza Navona.
Il Carracci ricevette la commissione nei primi anni del Seicento, ideò l’intero ciclo dedicato al santo francescano Diego di Alcalá ed eseguì alcuni degli affreschi, finché nel 1605 la grave malattia che lo colpì – e dalla quale non si riprese più – lo costrinse ad affidarne l’esecuzione a Francesco Albani e a un piccolo gruppo di altri collaboratori, tra i quali Domenichino, Giovanni Lanfranco e Sisto Badalocchio. Annibale, con il probabile intervento degli aiuti, dipinse anche la pala d’altare, ora in una cappella della Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli e, in occasione di questa mostra, eccezionalmente riunita agli affreschi che la circondavano nella cappella Herrera.
Nel XIX secolo la cappella fu smantellata e nel 1830 gli affreschi furono staccati, trasferiti su tela e portati nella Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli. Poco dopo furono inviati in Spagna e divisi.
Nobili famiglie, sontuose dimore: la “Conversione di San Paolo” di Caravaggio in Palazzo Odescalchi
giovedì 26 gennaio, ore 10.15
Palazzo Odescalchi, piazza Santi Apostoli 82
€32,00
n. max partecipanti: 15
con Ivana Corsetti
La Principessa Odescalchi apre le porte della sua dimora per consentire il godimento di un capolavoro assoluto del Caravaggio. La “Conversione di San Paolo” è l’unica opera del Caravaggio ancora oggi conservata in una collezione privata; essa si svela dopo l’ultimo intervento di restauro, come una vera visione. Ricostruiremo le vicende di un capolavoro tanto documentato quanto ancora, per molte ragioni, pieno di mistero e di fascino.